Avvocato Bari - Esposizione all'Amianto

 

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Avvocato Bari: Amianto, il mesotelioma pleurico maligno (MPM)

Fino ad alcuni decenni fa il mesotelioma pleurico maligno (MPM) era considerato un tumore estremamente raro tanto che molti patologi ne mettevano in dubbio l'esistenza. Oggigiorno nell'Europa occidentale 5.000 pazienti muoiono ogni anno per questa patologia. Dai dati forniti l'Italia è stata fino alla fine degli anni '80 il secondo produttore di amianto in fibra dopo l'Unione Sovietica ed il maggiore della Comunità Europea.
Durante tale periodo, si stima che il 40% di tutti i lavoratori fu esposto all'asbesto (la fibra d'amianto).

Il mesotelioma si sviluppa a seguito di una mutazione delle cellule del mesotelio che costituiscono la superficie interna della cavità pleurica causata dalle fibre di amianto. Nel momento in cui le particelle di amianto vengono inalate e penetrano nel corpo, esse si accumulano prevalentemente a livello del sistema respiratorio ma anche nel sistema gastro-enterico.

CENNI STORICI:
I rapporti esistenti tra esposizione all'amianto e malattie dell'apparato respiratorio hanno assunto rilevanza nel mondo del lavoro e a livello normativo solo negli ultimi decenni, nonostante le conoscenze scientifiche sulla nocività dell'amianto risalgano ad oltre un secolo fa.
L'Italia fino al 1992 è stato uno dei Paesi europei dove l'asbesto è stato prodotto e utilizzato in maggior misura.

Nel 1992 con la legge n. 257, l'Italia ha bandito la produzione e l'uso di asbesto; da quel momento il numero di lavoratori correntemente esposto all';amianto è progressivamente diminuito.

Questa peculiare situazione apre due distinti scenari in ambito preventivo che in parte si sovrappongono: quello degli ex-esposti all'amianto che, visto il lungo periodo di latenza, non possono essere considerati completamente al sicuro e quello dei lavoratori correntemente esposti che non possono dirsi assolutamente non esposti.
La particolare importanza e delicatezza del tema affrontato rende necessario rivolgersi ad un Avvocato esperto.

Per questo motivo, Avvocato Bari consiglia di rivolgersi ad un Avvocato per poter ricevere indicazioni precise ed essere guidati con piena consapevolezza.
L'Avvocato Gianni Busco dello Studio legale Busco di Bari, si occupa di grandi risarcimenti, e dei danni derivati dalla esposizione all'amianto e potrà consigliarvi ed assistervi nelle vostre scelte.
Potrete formulare domande e richiedere chiarimenti sulle donazioni inviando una mail all'indirizzo:


[email protected]


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Avvocato Bari: interventi assicurativi-previdenziali nell'esposizione all'amianto

In Italia, l'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) secondo il DPR n. 1124/1965, riconosce come causate dall'esposizione all'asbesto le seguenti patologie:
1) placche ed ispessimenti pleurici;
2) mesotelioma pleurico;
3) mesotelioma pericardio;
4) mesotelioma peritoneale;
5) mesotelioma vaginale e del testicolo;
6) carcinoma polmonare;
7) asbestosi.
Per tali malattie, il medico che accerta la patologia e che, durante la raccolta dei dati, viene a conoscenza di una conoscenza all'amianto del suo assistito, redige il primo certificato di malattia professionale che consegna al lavoratore.

Il lavoratore ha 15 giorni per consegnare il certificato al datore di lavoro che a sua volta è obbligato a inviare all'INAIL, tale certificato entro 5 giorni da quando l'ha ricevuto dal lavoratore.

Nel caso in cui tale patologia si manifesti in lavoratori già in pensione, a domanda viene inoltrata dal lavoratore direttamente all'INAIL.

L'INAIL prevede, tra le prestazioni erogabili tra chi ha contratto una patologia correlata all'amianto, un indennizzo in capitale o in rendita, sulla base del danno valutato dal personale medico dell'INAIL ed in considerazione della menomazione determinata dalla patologia.
L'indennizzo può essere anche indirizzato anche ai familiari superstiti qualora il lavoratore fosse già deceduto.

L'INAIL inoltre può garantire al lavoratore gli accertamenti medico-specialistici e le eventuali terapie (anche riabilitative) che la patologia dovesse richiedere.
Fino al 2005 l'INAIL ha garantito benefici previdenziali quali un trattamento straordinario di integrazione salariale o pensionamento anticipato a tutti i lavoratori esposti all'amianto indipendentemente dall'aver o meno sviluppato una malattia asbesto-correlata.
Nel 2008 questo beneficio è stato esteso anche a quei lavoratori correntemente esposti e che non erano rientrati nei precedenti programmi previdenziali.
In particolare, l'Avvocato Gianni Busco dello Studio legale Busco di Bari si occupa dei temi relativi all'esposizione all'amianto e delle questioni relative ai risarcimenti del danno subito in favore delle vittime e dei congiunti
Per ricevere informazioni potete mandare una mail a:


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Avvocato Bari: risarcimento del danno alla vittima da amianto

La fattispecie della responsabilità da responsabilità da produzione, diffusione e smaltimento da amianto non ha ancora presentato appieno il suo drammatico conto nel nostro sistema economico e giuridico.
Dobbiamo adesso chiederci se nel nostro ordinamento esistano criteri scientifici e giuridici per identificare eventuali responsabili ed accertare le colpe di costoro.
Come si è già detto, l'impiego dell'amianto è da tempo bandito in Italia, sorge quindi la necessità di valutare se esistano oggi delle responsabilità legate alle vicende di un tempo, se tali diritti sia ancora esperibili e sia possibili ricondurli alla condotta illecita.
Si pensi alla responsabilità di un titolare di una impresa di smaltimento dell'amianto industriale o domestico verso i propri dipendenti ovvero alla possibile responsabilità delle amministrazioni locali per l'omesso controllo o smaltimento di siti contaminati a rischio per la collettività.

Per ricevere ulteriori informazioni potete mandare una mail a:


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oppure telefonando al n. 349.4581494

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Avvocato Bari: la prescrizione del diritto al risarcimento del danno

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La questione è di assoluto rilievo se si considera che le malattie da amianto hanno una "lungolatenza" che spesso porta lo sviluppo delle patologie a tempistiche che dilatano l'ambito di valutazione del rapporto causale e del diritto al risarcimento del danno.
Il mesotelioma pleurico infatti insorge oltre i 15 anni dopo la prima esposizione. Si comprende allora che l'attualità del tema del risarcimento del danno abbia le sue radici proprio nelle particolari tipologie di latenza delle patologie.
In tema di prescrizione quindi, è stato ripetutamente affermato che il termine inizia a decorrere non dal momento in cui il fatto del terzo viene a ledere l'altrui diritto bensì dal momento in cui la produzione del danno si manifesta all'esterno, divenendo oggettivamente percepibile e riconoscibile.

Per eventuali informazioni potrete contattare l'Avvocato Gianni Busco dello Studio legale Busco di Bari, responsabile della rubrica sui grandi risarcimenti e sulla esposizione all'amianto che trovate in questa pagina di Avvocato Bari, inviando una mail a:


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Avvocato Bari: i danni risarcibili

Certamente la voce di danno più coinvolta in questi casi è quella del danno alla salute oltre al danno morale e soggettivo inteso come sofferenza e turbamento dell'animo generato dal fatto illecito.

Tali voci di danno ben possono essere riconosciuti nelle ipotesi di patologie da amianto in favore innanzitutto delle vittime primarie ma anche dei congiunti.

Pertanto, a titolo di danno ingiusto non solo la vittima ma anche i suoi congiunti potranno chiedere il ristoro del danno sotto il profilo non-patrimoniale e patrimoniale, diretto ed indiretto per effetto della lesione di diritti fondamentali della persona (la salute, la serenità e l'integrità familiare e del patrimonio) secondo lo schema dettato oggi dalla disciplina del nostro ordinamento giuridico.
Nel caso in cui le informazioni del sito Avvocato Bari non dovessero risultare sufficienti, potrete richiedere chiarimenti inviando una mail all'indirizzo:


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L'Avvocato Busco riceve a:

 

Bari in Via Giacomo Matteotti, 3

 

Roma in Viale dei Parioli, 54

 

Milano in Via Vincenzo Monti, 8
 


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